Le De.co
Denominazioni Comunali di origine

Quale è il momento più’ atteso, bramato di una giornata in natura?
Dopo i vari “Sulla vetta c’è il bar?” e “Ma il ristorante dov'è’?”.
Il clou è quando a fine escursione il gruppo si concede un momento conviviale, il più’ intimo in cui si approfondisce la conoscenza di chi ha condiviso con noi durante la giornata, fatica, risate, panorami, freddo, caldo, pioggia, sole e tanto altro.

È quello che è accaduto domenica a seguito di una bella escursione sulle alture sovrastanti il comune di Montalto-Carpasio
E proprio in questa occasione abbiamo avuto l’opportunità di gustare, non conosciuta per i più’, una De.Co.


Ma, cosa sono le De.co? (Denominazioni Comunali di origine)


Sono certificazione che rientrano nel settore alimentare che lega un prodotto, i suoi componenti, le sue fasi di realizzazione ad un particolare territorio comunale, dando la possibilità di disciplinare e valorizzare attività agroalimentari tradizionali.
Un valore aggiunto per il prodotto che acquisisce una identità sul mercato divenendo così uno strumento di marketing territoriale.
Vi sono più di un tipo di De.co quella che ha allietato le nostre papille gustative è un piatto che deriva da una ricetta tradizionale, che a sua volta è rimasto nella storia della comunità un momento di aggregazione popolare, che si rinnova annualmente nel periodo estivo, in una sagra nel comune di Montalto-Carpasio.

Insomma, la sostenibilità di questa denominazione si basa su due principi fondamentali quali la storicità della stessa, senza improvvisazioni commerciali e che è espressione di un patrimonio collettivo.

Ma allora quale è il piatto in questione?


Ed ecco svelato il mistero la Frandura, un piatto povero e semplice ma molto gustoso.
E qui si apre il dibattito chi dice che gli ingredienti di questo delizioso tortino sono: patate tagliate finissime, acqua, farina, sale, olio evo, noce moscata, altri sostengono che al posto dell’acqua bisogna usare il latte ed aggiungere parmigiano.

A questi punti non ci resta che partecipare alla sagra annuale che si terrà verso la fine di agosto per gustarla e scoprire la ricetta storica originale.

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